Fonti per lo studio della società cagliaritana tra Medioevo ed Età Moderna

Da: http://www.isem.cnr.it/Cagliari/index.php?page=progetto e link annesso dedicato alla bibliografia. Si rinvia al sito per ogni approfondimento.

Si veda al link: Fonti per lo studio della società cagliaritana tra Medioevo ed Età Moderna  –

Nel 1323 la città di Cagliari- Castel di Castro, centro del dominio territoriale di Pisa in Sardegna- venne conquistata dalle armate catalano-aragonesi al comando dell’infante Alfonso, primogenito del re Giacomo II d’Aragona.

La città, ribattezzata Castel de Càller, divenne la capitale del Regno di Sardegna e Corsica ed entrò a far parte dei domini mediterranei della Corona d’Aragona. Espulsi i pisani, Cagliari venne ripopolata da genti catalane, aragonesi, valenzane, maiorchine che si insediarono nella rocca fortificata, il Castello, mentre ai sardi e agli stranieri vennero riservate le appendici di Stampace, Villanova e Lapola.

La città, clau de tota la isla de Serdenya, divenne sede del rappresentante del re d’Aragona e delle magistrature generali, il maggior centro produttivo e commerciale dell’isola.

La società cagliaritana fu caratterizzata, almeno fino a tutto il XV secolo, da una forte contrapposizione etnica, acuita anche dalla lunga guerra che, per oltre cinquant’anni, contrappose i catalano-aragonesi al giudicato di Arborea. Solo dalla fine del Quattrocento, con la pacificazione e l’estensione del dominio catalano-aragonese a tutta l’isola, prese avvio un lento e difficile processo di integrazione tra l’etnia sarda e quella catalana, attraverso il quale la città acquisì la sua particolare identità, che ancora oggi la caratterizza.

Una storia della società cagliaritana nei secoli XIV-XVI è in gran parte ancora da ricostruire. La storiografia sarda ha, finora, prevalentemente rivolto l’attenzione alla storia politica e istituzionale dell’isola, anche per l’esiguità di fonti notarili, familiari, cronachistiche e letterarie disponibili.

Il progetto di ricerca Cagliari tra Medioevo ed Età Moderna: strategie familiari e analisi sociali nelle fonti italiane ed iberiche si propone di ricostruire e studiare il tessuto sociale della città, con particolare attenzione all’élite politica, economica e religiosa della città, al fine di comprenderne le distinte articolazioni, la rete di relazioni interne ed esterne, le personali e collettive «traiettorie sociali».

La ricerca, basata su documentazione edita e fonti documentarie conservate nell’Archivio di Stato di Cagliari, nell’Archivio Storico del Comune di Cagliari e nell’Archivio della Corona d’Aragona di Barcellona, ha visto, in prima battuta, la realizzazione di una banca dati contenente notizie biografiche su personaggi residenti a Cagliari tra XIV e XV secolo, appartenenti a diverse classi sociali, grazie al contributo ex Legge Regionale n. 26/1997 art. 13.

Utilizzando il metodo prosopografico, che pone in stretta relazione i dati attraverso l’analisi di reti di rapporti familiari e clientelari, il progetto tenterà di ricostruire alcune linee strategiche, politiche e sociali che hanno segnato la società cagliaritana del tardo medioevo, individuandone punti di forza e fragilità. Incrociando le informazioni della banca dati si cercherà di mettere a fuoco la consistenza ed il peso sociale ed economico di alcune figure professionali e di alcune consorterie familiari. Indagini particolari verranno rivolte, inoltre, allo studio di alcuni personaggi ritenuti emblematici, per profilo biografico e ruolo nella società. A livello più generale, la ricerca potrà offrire nuove conoscenze sull’evoluzione della società cagliaritana tra Medioevo ed Età Moderna e sul suo inserimento nella Corona d’Aragona prima e nel regno di Spagna successivamente.
La banca dati costituisce un work in progress e verrà implementata man mano che si proseguirà nello studio e nello spoglio delle fonti documentarie.

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